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ATELIER RWANDA

Operating centre
Centre d’accueil et de formation San Marco
Soroptimist Kanombe (Kigali)
Rwanda

Coordination centre

Venezia
Italy

Partner 2008-2010
Soroptimist Internazional
IUAV  Università Iuav di Venezia
KIST  Kigali Institute of Science and Technology
Fondazione Claudio Buziol
 

Coordinators

Gaddo Morpurgo, IUAV  Italia
John Severin Mshana, KIST Rwanda


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Le tappe del progetto Atelier Rwanda

1. Agli inizi del 2008 il Soroptimist di San Marino mi chiese di collaborare ad un programma che intendevano sviluppare in Rwanda per migliorare le capacità produttive dell’artigianato locale.
In Rwanda il Soroptimist International d’Europa (SIE) era impegnato con diversi progetti e stava realizzato il Centre d’accueil e de formation “San Marco” a Kanombe vicino a Kigali.

2. Nell’aprile dello stesso anno andiamo con Massimo Brignoni in Rwanda per studiare le lavorazioni tradizionale,  che ancora vengono eseguite da cooperative artigianali a Butare, visitare il Centro di Kanombe e capire quali interventi potevamo sviluppare in quella particolare realtà.
Da questo intesto soggiorno nella terre delle mille colline è nato il progetto che abbiamo chiamato “Atelier Rwanda”

3. Rientrati in Italia ho proposto alla Segreteria di Stato alla cultura della Repubblica di San Marino di partecipare alla 11 Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia con una mostra sul design per il sud del mondo dove, oltre ad esporre i lavori che avevamo sviluppato in precedenti Laboratori didattici a Treviso e a San Marino, presentare il programma dell’Atelier Rwanda.

4. Nel settembre  del 2008 si inaugura a  Ca Zorzi, nella sede europea dell’UNESCO la mostra Sout Out There, che segna il ritorno della Repubblica di San Marino alla Biennale di Venezia.
Il catalogo della mostre è anche occasione per pubblicare importanti contributi su questi temi come Design per il territorio di Dario Scodeller o  La questione Etica nel Design di Lorenzo Imbesi.

5. In parallelo alla mostra organizziamo il 3° San Marino Settembre Workshop ( mia ultima iniziativa come direttore di quel corso di laurea in design )  sul tema Materiali e unità di intervento nel sud del mondo.
Il  workshop, coordinato da Marco Zito, è anche l’occasione per avviare delle prime verifiche progettuali sui temi che intendamo sviluppare nell’Ateier Rwanda e si articola in vari gruppi di lavoro:
Stephan Augustin  sviluppa il tema Miglioramento dei mezzi di trasporto delle merci con utilizzo di risorse e materiali locali,
Matteo Borghi lavora sull’Utilizzo delle foglie di banano per oggettistica e componiti edilizie,
Alberto Meda si occupa del Pompaggio, trasporto e trattamento dell’acqua potabile,
Raul Pantaleo sviluppa il lavoro sull’uso di materiali locali evidenziando l’aspetto della Progettazione partecipata e comunicativa.
Enrico Campani affianca questi laboratori con uno sulla comunicazione visiva.
Due laboratori, coordinati da Massimo BrignoniGabriele Gmeiner affrontano il tema, che ci era stato chiesto di sviluppare dal Soroptimst, ovvero  l’Applicazione delle lavorazioni tradizionali, tipo Agaseks K’uruhindu, per prodotti ad alto valore commerciale.
Da questi due laboratori sono usciti i primi modelli che permetteranno di sviluppare il lavoro in Rwanda nel prosimo settembre.

6. Dal  2009 il programma dell’Atelier Rwanda viene coordinato, e gestito, dalla Fondazione Claudio Buziol che organizza il primo corso  su La lavorazione artigianale delle fibre vegetali che si terra presso il Centre d’accueil e de formation “San Marco” a Kanombe dal 5 al 19 settembre 2009.

7.  Nel marzo del 2009 Alice Cappelli, laureanda in Design del prodotto all’Università Iuav di Venezia,  va per un periodo in Rwanda per studiare le lavorazioni locali e sperimentare le possibili forme di collaborazione con gli artigiani locali.

8. Dal 22 al 27 maggio i primi modelli di gioielli reaizzati  nel 3° San Marino settembre workshop verrano esposti  a San Marino nel ridotto del Teatro Titano, con la mostra  Rwanda:un gioiello nel verde.

9.
Dal 20 al 30 maggio ritorno in Rwanda per mettere a punto il corso di settembre e impostare l'organizzazione della mostra MADE IN RWANDA che si terrà a Venezia nel settembre 2010.

10. Il 23 maggio si inaugura ufficialmente a Kanombe il Centre d’accueil e de formation “San Marco”  sede dell' Atelier Rwanda

11. il 30 giugno in occasione dell'Anno internazionale delle fibre naturali promosso dall'Onu con la Serata sulle fibre naturali si inaugura a Venezia,  presso la Fondazione Claudio Buziol ,la mostra Rwanda:un gioiello nel verde.

12. Il 7 settembre 2009 inizia, presso il Centro San Marco di Kanombe, il PRIMO WORKSHOP organizzato dall'Atelier Rwanda

13. Nel 2010 si svolge il SECONDO WORKASHOP organizzato a Kigali dall'Atelier Rwanda articolato in moduli didattici  dai primi di maggio alla fine settembre con una unica interruzione in agosto.

14. In occasione della 12 Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (agosto-novembre 2010) la Repubblica del Rwanda partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia con la mostra MOBIUS