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"Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l'uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero."
Eugenio Montale 1961

"Si questo anno la crisi si è fatta veramente sentire. La gente ormai compra solamente le cose di cui ha veramente bisogno."
Commerciante intervistato in un telegiornale gennaio 2013


Ogni cittadino della UE consuma in media 16 tonnellate di materiale all'anno...
Dovremmo progettare più
idee e meno oggetti





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Idee

l'Atelier Rvanda (intervista)
“Ogni cittadino della UE consuma in media 16 tonnellate di materiale all'anno...

Dovremmo progettare più idee e meno oggetti”.

 Emblematica la frase con cui ci si “scontra” una volta entrati nel sito del prof. Morpurgo: a riassumere il concetto che la crisi che sta vivendo il design non è solo finanziaria e produttiva ma anche, e soprattutto, culturale. Per questo motivo non si può, banalmente ridurre il problema alla sola qualità degli oggetti prodotti in serie; è necessario sviluppare modelli di crescita che superino gli sprechi e le disuguaglianze che la “civiltà” industriale ha determinato: il ritorno a procedimenti di tipo artigianale, sviluppando nuovi sistemi di produzione e consumo, potrebbe essere una soluzione; tuttavia questa opportunità può nascere unicamente dalla presa di coscienza dei limiti delle risorse naturali.
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GDC e Spazio e Società (intervista)

La rivista nasce in Francia nel 1970, arriva in Italia nel 1975 come traduzione dell’edizione francese, successivamente si distacca e assume la sua autonomia, nel 1978 la direzione passa a Giancarlo De Carlo e ricomincia dal numero uno.

Rimasero dei rapporti con la rivista francese diretta da Lefevre? Quali?

Cosa cambiò quando la direzione passò a De Carlo?
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Design artigianato e sviluppo post industriale

Nell’affrontare il ruolo del design nei progetti di cooperazione internazionale è necessario partire dalla crisi generale che stiamo vivendo in questo complesso  momento storico.

Una crisi non solo finanziaria e produttiva ma anche, e soprattutto, culturale.

L’ incapacità di progettare, o forse solo immaginare, un diverso futuro per le nuove generazioni è il dato più evidente di questa crisi di idee, e di valori, che purtroppo sta caratterizzando il nuovo millennio.
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Il Progetto e i progetti

La differenza tra il Progetto e i progetti è uno dei temi su cui dovremmo maggiormente ragionare volendo superare l’attuale crisi della “progettazione”: scuole, libera professione ecc.

La tesi che vorrei sostenere è: forse sono aumentati i progetti ma si è perso il Progetto.

Sicuramente in questi ultimi 40 anni sono aumentate le occasioni di realizzare progetti.
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Il design delle fibre vegetali

La cottura, voluta o accidentale, di impronte di intrecci di fibre vegetali su materiali ceramici preistorici ha consentito di conservare fino a noi le prime tracce di questa lavorazione che avveniva già nell'Età del Bronzo.

Cassapanche, cofani e tavolini in canna e papiro ritrovati in Egitto nelle tombe dei faraoni dimostrano come l'arte di intrecciare fibre vegetali per realizzare componenti di arredo fosse già sviluppata in quell'area nel 2000 a.C.
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